Viviamo in una società che ci bombarda con lo slogan “no limits”. Ci dicono che i limiti non esistono oppure che esistono solo nella nostra testa e dobbiamo superarli. Perché “tutto è possibile se lo vuoi veramente”. Io vado controcorrente e affermo: i limiti esistono, esistono veramente. Prova a buttarti dal quarto piano credendo di volare e convinto di non farti niente, e verifica. Prova tu a chiudere una maratona in due ore e verifica se ci riesci. Il limite non è nemico: va conosciuto e accolto: semplicemente non è possibile fare, avere o essere tutto quello che vorremmo. L’uomo è una creatura, non è Dio.
Accogliere il limite e riconciliarci con esso rende possibile una vita appagata e libera. Coltivare l’illusione rende schiavi frustrati, mai felici. Questo non significa rassegnarci a essere solo come siamo: possiamo impegnarci a spostare il limite un po’ più in là, e quello che possiamo fare dobbiamo farlo. Ma il limite ci accompagnerà sempre ed è un bene: i confini ci proteggono!
La mente dei ragazzi è la più fragile e influenzabile: insegniamo ai nostri ragazzi a non credere alla balla del “no-limits” che fa loro tanto male, producendo frustrazione, inferiorità, umiliazione e rabbia.