La proiezione è un meccanismo di difesa. Si ha quando una persona, senza accorgersi, attribuisce agli altri qualcosa di sé stesso che percepisce come negativo o inaccettabile. Se, per esempio, non è consapevole della propria rabbia e aggressività (emozioni umane e normali) e non le accetta, potrà misconoscerle e pensare che gli altri ce l’hanno con lui, che gli altri sono cattivi, che gli altri vogliono sempre fargli del male ecc. Facilmente si cercherà “alleati” per lottare contro i “nemici” che invece sono tali solo nella sua testa. Entrerà nella logica del cercare il colpevole per eliminarlo (capro espiatorio); nell’illusione che, una volta eliminato il nemico, sia eliminato il pericolo. Impossibile, perché ciò che teme è dentro di lui, e lui non lo sa. Meglio sarebbe essere aiutato a diventare consapevole della propria aggressività e imparare ad accettarla serenamente, per gestirla al meglio, in maniera non distruttiva ma costruttiva. Stiamo proiettando tutte le volte che, poiché ci sentiamo “negativi” dentro, ci sembra che tutto il mondo, il passato e il futuro siano negativi. Occhio anche a quando gli altri ci buttano addosso le loro proiezioni.La strada più sana è quella più difficile: crescere nella consapevolezza e lavorare su di sé. La proiezione è una scorciatoia che non funziona, ed è pure antipatica.